La dipendenza da internet, social e videogiochi non causano solo ansia e depressione, ma possono essere all’origine di veri e propri problemi fisici.
A partire dai danni che la luce blu del cellulare può provocare alla vista. Avendo una maggiore frequenza ed energia, essa può provocare rossore, secchezza, affaticamento agli occhi, oltre che mal di testa e disturbi del sonno.
La posizione che deve assumere la mano, per scrivere sullo smartphone, potrebbe poi causare artrosi. Il fenomeno è chiamato “pollice da smartphone”.
Anche il collo subisce degli effetti negativi: assumere la postura del “TextNeck” porta a dolori al collo e all’intorpidimento della schiena. Si può arrivare, nei casi più gravi, all’inversione delle curve della colonna vertebrale.
Altro problema è la tendinite al polso: tenere in mano per troppo tempo il telefono può favorire l’insorgere del problema. Questo perché i tendini vengono eccessivamente sollecitati fino, in alcuni casi, ad infiammarsi.
E poi ci sono tutte le conseguenze psicologiche, della dipendenza da internet.
Instagram e Snapchat sono le piattaforme che suscitano maggiormente un senso di inadeguatezza e generano ansia, causato dal continuo confronto tra il proprio stile di vita e quello degli altri (spesso “camuffato” per non apparire inferiori agli altri).
Youtube ha invece l’influenza più positiva mentre è su Facebook che è più frequente il fenomeno del cyberbullismo.
Infine, c’è la vera e propria dipendenza. È stato calcolato che il 53% di chi utilizza lo smartphone, manifesta stati d’ansia quando rimane a corto di batteria, di credito o senza copertura di rete, a cui va aggiunta la paura di non esser raggiungibili.
Uno dei consigli che gli esperti forniscono, per combattere questi disturbi, è quello di staccarsi dal telefono per brevi periodi durante l’anno.