La lombalgia non è l’unico tipo di mal di schiena, perché ne esiste un altro, che colpisce il tratto dorsale
della schiena, la dorsalgia.
Di solito, il dolore è localizzato tra le scapole, ma può anche coinvolgere le spalle e le braccia.
La dorsalgia può essere:
- Acuta: il dolore dorsale dura meno di 30 giorni e, di solito, è associato ad attività specifiche;
- Cronica: il dolore dorsale dura da almeno tre-sei mesi.
Il blocco della colonna, associato ad una contrattura dorsale, può essere causato da vari fattori:
1) una vita sedentaria, (quando si resta, ad esempio, a lungo con la schiena piegata davanti al computer)
2) un trauma sportivo
3) un movimento brusco
4) una forte condizione di stress
Una condizione che tende a diventare cronica, provocando un intenso dolore descritto “a pugnalata“ che spesso si acutizza durante il riposo peggiorando in alcune posizioni.
La dorsalgia può essere anche accompagnata da sintomi secondari, tra i quali:
- dolore alle spalle;
- dolore al collo;
- perdita di forza ed alterazione della sensibilità del braccio;
- mal di testa;
- difficoltà di movimento;
- rigidità articolare;
- intorpidimento e formicolii;
- ridotta sensibilità cutanea;
- sensazione di bruciore o di pizzicore.
Oltre a queste manifestazioni possono presentarsi anche una combinazione di sintomi generici (es. febbre, stanchezza), che poi diventano più specifici in base alla causa scatenante.
Molto utili, in caso di dorsalgia, sono i trattamenti manuali. I pazienti che avvertono dolore durante alcuni movimenti, traggono beneficio dalle tecniche di mobilizzazione vertebrale assistita. In questi casi lo sblocco articolare, il massaggio terapeutico dei tessuti e dei muscoli permette di sciogliere le contratture e ripristinare il corretto movimento tra le vertebre e alleviare il dolore.
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