Le manipolazioni per sblocco articolare risolvono diverse problematiche molto diffuse. Il blocco della colonna, può essere causato da vari fattori:
- vita sedentaria (quando si resta, ad esempio, a lungo con la schiena piegata davanti al computer)
- un trauma sportivo
- un movimento brusco
- una forte condizione di stress
L’osteopata può avvalersi di diversi metodi di approccio e diverse tecniche, utilizzabili in base alle esigenze di ogni singolo paziente.
Tra queste troviamo le tecniche articolari dirette, ovvero quelle che agiscono sull’articolazione, con una manovra ad alta velocità e bassa ampiezza, migliorandone istantaneamente la mobilità.
Entriamo più nel dettaglio: utilità e controindicazioni delle manipolazioni per sblocco articolare
L’obiettivo è aumentare la mobilità delle strutture manipolate, per ottenere un miglioramento della sintomatologia, ma non in tutti i casi è possibile applicarle. In realtà, ci sono alcune controindicazioni.
- Età: nelle persone che presentano un’osteoporosi grave, con una bassa densità ossea.
- Patologie e/o lesioni articolari: nel caso in cui gli esami diagnostici, evidenzino alterazioni strutturali.
- Dolore: se il paziente sente dolore, meglio non stressare ulteriormente le strutture.
- Paura: l’irrigidimento del paziente, dovuto alla paura, rende la tecnica più impegnativa da eseguire, sia per l’operatore che per il paziente.
- Patologie reumatiche: in alcune forme di artrite (ad esempio l’artrite reumatoide) non è consigliato applicare queste tecniche perché si potrebbe creare un’ulteriore infiammazione sinoviale.
Quando non ci si trova di fronte a queste situazioni, le tecniche sopracitate possono essere adoperate tranquillamente, risultando essere molto efficaci nel trattamento di diversi disturbi tra i quali:
- Cervicalgie
- Dorsalgie
- Lombalgie
- Dolori articolari generici (spalla, gomito, polso, mano, bacino, anca, ginocchia, piede)
- Ernie del disco
- Cervico-brachialgie
- Sciatalgie
- Cruralgie
- Cefalee cervicogeniche
In alternativa vi sono altre tecniche per mobilizzare l’articolazione in maniera più dolce, come le tecniche ad energia muscolare e le tecniche fasciali.
Sta nell’abilità e sensibilità del terapista, capire le esigenze del paziente, in modo da essere il più efficace possibile.
Le manipolazioni articolari, se eseguite da terapeuti qualificati ed in maniera corretta, non comportano nessun tipo di rischio.
